“L’ipotetico ritrovamento nel ranch di Michael Jackson, ancora non provato, pubblicato dal sito Radaronline, di foto, diari, documenti audio e video che descriverebbero il Re del Pop “un manipolatore, dipendente da sesso e droghe” che usava addirittura “sacrifici animali per attrarre i bambini”, nonché immagini “disgustose” con bimbi nudi e adulti in atti “sadomaso”, acuisce ancor di più il nefasto giudizio dell’opinione pubblica rispetto alla realtà dei fatti“.
Questa la risposta data al giornalista Davide Turrini che mi ha contattato per avere la mia opinione:
“Giornalisti e tabloid sono sempre andati oltre il gossip per quanto riguarda Jackson. I pettegolezzi sono diventati illazioni, le illazioni accuse, le accuse lo hanno messo ben presto sul tavolo dei colpevoli a priori, senza avere nemmeno il beneficio del dubbio”, spiega al FQMagazine Alessandra Gianoglio, autrice con Jessica Puglielli di Michael Jackson – L’agnello al macello (Quantic Pusblishing). “Non è mai stata trovata una sola prova nei confronti di Jackson, mentre è stato colpito al cuore, quando i bambini erano coloro i quali amava di più e per i quali ha sempre fatto moltissime azioni di beneficenza. Le “continue accuse” sono quelle che ci hanno fatto vedere i giornali e le TV ansiose di spiattellare il mostro in prima pagina. Come mai non è stata data la stessa rilevanza al processo dal quale è uscito completamente innocente su tutti i capi d’accusa? Come mai non si dice che i bambini sono stati presi da Jackson, salvati dalla strada, salvati dal cancro e trattati come i propri figli? Come mai non si è mai parlato di genitori che hanno visto i Jackson solo un “pozzo di san patrizio” da cui trarre vantaggi economici e anche di notorietà?”
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